domenica 14 agosto 2011

Isola

E´stato detto: "Siamo mondi da esplorare."
Credo sia proprio cosi´. Ed allora, non ho dubbi, sono di certo un´isola. Una piccola isola, in mezzo ad altre, in un bizzarro e disordinato arcipelago immerso in un  fluido e denso blu cobalto. Piccola e tondeggiante, facilmente raggiungibile grazie  alla sua costa, pur cosi´irregolare, ricca di spiagge, calette, insenature invitanti ed accoglienti.
Apparentemente facile da conquistare...Ma il meglio lo si puo´ scoprire solo in certi anfratti, in certe grotte nascoste e di angusto accesso dove solo la luce, il colore e il suono del mare dominano il tempo e le emozioni.
Quelle grotte sono la sede dei miei sentimenti, delle mie sensazioni piu´intime, del mio piacere e del mio profondo amore.
Nell´entroterra a tratti boscoso, sassoso, franoso,  ci sono delle piccole costruzioni, un po´scalcinate. Sulle loro facciate, in pietra , si arrampicano magicamente selvatici rami di caprinella , veronica e  caprifoglio. I cancelli sono intrecciati, invasi di verbasco.
Ognuna di queste case custodisce esperienze, ricordi, attimi di  gioia e di inquietudine.
C´e´quella della mia infanzia : bassa,  bianca, con il vialetto di ghiaia e la piccola bici appoggiata al muro. Dentro vi e´ancora tutto il mio gioioso stupore ogni volta che, di sera al tuo ritorno, ti vedevo apparire in fondo a quel viale pieno di sassolini grigi, e mi torturava la curiosita´di scoprire cosa nascondevi tra le mani che tenevi nascoste dietro le spalle... quale sarebbe stata la sorpresa: un gelato, un pupazzo, caramelle...E poi il tuo abbraccio e quel profumo di dopobarba che mai dimentichero´e che ho cercato in ogni altro uomo ho, poi,  stretto fra le mie braccia.
Piu´in alto, in cima alla collina, appena sopra le terrazze profumate di timo, finocchio e alloro che degradano verso il mare, si trova la mia casa di ragazza allegra, imbranata, curiosa , imbronciata, con quel continuo senso di inadeguatezza che mi spingeva a cercare, quasi affannosamente, uno spazio di solitudine che finiva per apparirmi , infine, come un rifugio di salvezza.
Sulla costa orientale, a qualche chilometro dal porticciolo, c´e una costruzione cubica, assolata, un po´ isolata. Il porticato, lungo tutta la sua larghezza,  le dona il sollievo dell´ombra e la possibilita´di godere della brezza che proviene dal mare. Una tavola lunga di legno, dipinta verde chiaro,.Sopra una cesta con dell´uva, un libro. Sedie impagliate, un gatto, piante di basilico e di menta. E´ la casa della mia maturita´, della responsailita´, dei dubbi, del disincanto, ma anche dell´amore cosciente, cresciuto, godibile pienamente, della ricerca del piacere reciproco come dono estremo e  consapevole.
La casa della mia vecchiaia sara´sul mare. Piu´ trascorre la nostra vita e meno temiamo gli "attacchi  dei pirati". Ci si sente piu´sicuri o forse solo piu´ ironicamente incoscienti e sfrontati.
Stasera c´e´una grande luna, tanto vicina e luminosa.che  sembra desideri  bagnarsi in queste acque....insieme a me.








sabato 13 agosto 2011

La mia vita.


Vorrei essere stata piu' scaltra.
O forse piu' istintiva.
Magari meno idealista.
Senz'altro un tantino piu' calcolatrice.
Decisamente piu' attenta ed affidabile.
Logicamente razionale e pratica.
Ovviamente assai meno passionale e sognatrice.
Sicuramente piu' equilibrata e costante.
Ma mi sono lasciata conquistare, innamorare
da questa mia Vita
e l'ho vissuta cosi',
come ha voluto Lei !