giovedì 10 marzo 2011

La musica di Milu' I parte




Milu' era una bambina speciale.
La faccina tonda, come tondi e luminosi erano i suoi grandi occhi nocciola. E tonde ed incredibilmente capaci erano le tasche del suo grembiulino dove teneva stretti i suoi piccoli pugni paffuti allo scopo di nascondere incredibili tesori: una forcina con una pietruzza gialla, un sassolino di fiume, il tappo tutto storto e sbertucciato di una bibita, un mozzicone di pastello a cera rosso.
Tutti i piccoli amano raccogliere oggetti che i grandi non sanno piu' apprezzare. Perche' occorre avere un cuore semplice e puro per gioire delle piccole cose.
Ma Milu'conservava dentro di se' il tesoro piu' bello: un vero e proprio segreto.
Spesso la mamma la lasciava uscire fino fuori dal cancello della casa in paese e la seguendola con lo sguardo la vedeva incamminarsi verso il boschetto dietro la vecchia tinaia ormai abbandonata. La lasciava fare, non c'erano pericoli laggiu' ,ma le dava un po' pena notare quanto la sua bambina preferisse la solitudine alla compagnia di altri coetanei.
Invece Milu' era proprio felice quando poteva restare un po' da sola. Si', perche' solo quando in quei momenti poteva abbandonarsi all' ascolto della musica che proveniva dall'arpa magica della sua amiche segrete. Milu' le chiamava, senza pronunciare nomi, senza parole... solo chiudendo piano i suoi occhioni e portandosi una manina sul cuore. Dopo pochi istanti, puntualmente, il piccolo spazio verde si riempiva di una melodia che sembrava suonata dagli angeli da quanto era dolce e struggente. Milu' conosceva bene l'arpa costruita con legno di ciliegio e fili d'erba tirati, raccolti e fissati con robusti tralci di vite. Cosi' come sapeva bene chi erano i musicisti che la suonavano cosi' divinamente. Eccole li': le tre meravigliose e coloratissime concertiste,le sue adorate farfalline . Erano loro a farla felice con quella stupenda esecuzione ed ogni volta che quella magia si ripeteva, lei ricordava il patto e se ne restava ad occhi chiusi , in mezzo a tutta quell', armonia. Infatti sapeva,che se li avesse aperti, sarebbe cessata per sempre!
Poi, a concerto finito, se ne tornava verso casa, felice e commossa.
Fu cosi' anche quel giorno. Ma quando era a meta' della strada vide sua mamma con un'espressione tanto impaurita ...non capiva... non era poi cosi' tardi. Ad un tratto vide un uomo, usciva di corsa da un auto blu proprio vicino a lei, si muoveva tutto agitato, con le braccia a tratti per aria, a tratti sui fianchi, dondolandosi su e giu'...Capiva solo che la mamma si scusava e intanto era corsa ad abbracciarla e la teneva talmente stretta da non permetterle quasi di respirare.
L'uomo intanto si era avvicinato a loro, si stava calmando, le pareva. Milu' fisso' il volto di sua madre che si rivolse a quel signore:- Scusi, capisco il suo spavento, ma...la bimba non ha sentito il rumore della sua auto e nemmeno ...il clacson e la frenata... la mia Milu' ...e' sorda....

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